Insieme possiamo salvare milioni di vite...è tempo d’agire
A San Giovanni in Fiore (CS) Stati Generali della sicurezza Strada a fine gennaio. avviare misure concrete per la sicurezza delle strade e assistenza e giustizia per le vittime
Aldilà delle responsabilità personali dell’incidente di San Giovanni in Fiore (5 giovani morti) la Calabria è la regione che ha un indice di mortalità tra i più elevati d’Italia (rapporto tra il numero dei morti e il numero degli incidenti moltiplicato 100). In Calabria ci sono 3,96 morti ogni 100 incidenti, in Italia 1,9: più del doppio. La Calabria è terza solo dopo, e non a grande distanza, Molise (4,26) e Basilicata (4,18). Da sempre sul podio. L’indice di mortalità mostra come lo scontro frontale sia la tipologia più pericolosa in Italia ed anche in Calabria (4,6 decessi ogni 100 incidenti). La Calabria territorio di grandi eventi anche nell’insicurezza stradale oggi 5 morti in provincia di Cosenza lo scorso anno 8 ciclisti uccisi a Lamezia.
Lo scorso anno telecamere accese sulla Calabria e passerella di amministratori e politici anche nazionali. Subito dopo il nulla. La situazione come si vede non è cambiata molto, anzi. Occorre il silenzio dicono i politici locali. E’ il giorno del lutto. Si, è il giorno del lutto. Ma purtroppo non è loro il lutto. Cinque famiglie piangono i figli che non torneranno più. E’ il giorno del silenzio ma gli amministratori sono in silenzio da anni. E vediamo perchè.
Nell’ultimo triennio, 2008/2010 la situazione precipita in Calabria ( i dati sono dell’Istat e non quelli spesso sbagliati che danno i loro uffici stampa): in Italia abbiamo avuto una diminuzione del 13,8% (passando da 4.731 a 4.090 morti), in Calabria viceversa un incremento dei morti del 15% (passando da 120 a 138). La Calabria viaggia a velocità doppia rispetto alla media nazionale. E non è un caso. Si vedano i dati dell’Arch. Coppo di Studi e Ricerche per il Territorio che ha elaborato per noi e di questo lo ringraziamo (allegato).
Dal Piano Nazionale della Sicurezza Stradale sono stati attribuiti complessivamente alla Regione Calabria circa 18,2 milioni di Euro (4,7 già spesi) a titolo di incentivazione per la realizzazione di interventi a favore della sicurezza stradale secondo gli indirizzi del PNSS stesso. L’impegno locale (Regione, Province e Comuni) richiesto per accedere a tali fondi è dell’ordine di 14,3 milioni di Euro (3,9 già spesi). La dimensione complessiva dell’impegno finanziario è dunque dell’ordine di 32,5 milioni di Euro, (8,6 milioni giù utilizzati per il 1° Programma). Di cui 2,5 milioni per il Centro di Monitoraggio regionale. Quanti ne sono stati spesi? Quando vedremo il Centro di monitoraggio per avere dati più veritieri sull’incidentalità e mortalità?
La Regione abbia la compiacenza di rispondere e dare tempi e modi per la sua realizzazione!
Nessuno può chiamarsi fuori, anche noi delle organizzazioni civili. Ma a maggior ragione chi ha responsabilità amministrative (Regione, Province, Comuni). Mancano politiche in ordine:
· alla governance tecnico-politica (chi coordina a livello regionale?)
· ai finanziamenti ed al loro utilizzo e monitoraggio sull’efficacia (ho speso i soldi ma è stato utile, ci sono stati benefici, diminuzione di morti, ecc.?)
· all’attivazione di centri di assistenza alle vittime della strada (medica, legale, riabilitativa): è una vergogna per un Paese civile non avere queste strutture per le quali paghiamo dal 1986 il 10,50% della RCAuto!
Per questo proponiamo per la fine di gennaio la convocazione degli Stati Generali della Sicurezza stradale proprio a San Giovanni in Fiore chiedendo al Comune di organizzarlo con noi. Partendo dal Manifesto firmato dai 36 Organizzazioni economico-sociali dopo l’approvazione a Washingotn
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